
Attraversando
Porta Garibaldi, la stessa da dove passarono in città i
garibaldini appena sbarcati l’
11 maggio 1860, si entra nel cuore di
Marsala, e subito sulla sinistra si può ammirare la settecentesca
Chiesa intitolata alla Madonna dell’Addolorata (particolare nella foto a destra), cui migliaia di cittadini sono particolarmente fedeli.
Percorrendo la via
Garibaldi si raggiunge
Piazza Loggia, il centro della città, sulla quale domina la
Chiesa Madre o Madrice, consacrata probabilmente già sul finire del XII sec. ma che ha poi vissuto numerose vicissitudini sino al suo completamento nel 1951.
Uscendo dalla
Madrice, a sinistra, proprio al riprendere della via XI Maggio, si trova la cinquecentesca
Chiesa di San Giuseppe, col suo bel portale in marmo grigio e pietra tufacea. Pochi metri la separano dall’ex
Monastero benedettino di San Pietro, su cui svetta la magnifica
specola cuspidata a torre quadrata.
L’ingresso, a pochi metri sulla via Correale, immette nell’imponente cortile di questa splendida struttura
(particolare nella foto sotto), risalente al 595, oggi
Complesso Monumentale San Pietro, polmone culturale della città che ospita, tra l’altro, il
Museo Civico e le sue tre sezioni: garibaldina, archeologica e della tradizioni popolari.

Uscendo
Complesso Monumentale, percorriamo a sinistra la splendida via Correale fino all’incrocio con la via Frisella: qui giriamo a destra e proseguiamo fino alla
Chiesa di San Matteo, databile al 1330 e probabilmente sorta su un tempio pagano dedicato al
dio Nettuno.
Torniamo pochi metri indietro, voltiamo a destra sulla via Isgrò e poi alla prima a sinistra, via
XIX Luglio: dopo meno di cento metri a destra si trova la
Chiesa della Madonna della Cava, patrona della città, anch’essa, come quasi tutte le chiese di
Marsala, avvolta da leggende popolari.

Percorriamo tutta la via XIX Luglio sino alla
piazza di San Francesco, dove domina l’omonima chiesa dall’imponente portale sormontato da un edicola con la statua del santo
(nella foto accanto).
Prendiamo la via Barraco quasi di fronte la chiesa e scendiamo fino all’angolo con via Frisella ove sorge la
Chiesa dell’Itriella, nel cuore di quello che fu il quartiere degli ebrei.
Percorriamo via
Frisella e, sulla destra, scendiamo a destra su via
Andrea D’Anna: dopo aver ammirato sulla sinistra lo scorcio di un cortiletto interno del
Complesso di San Pietro, giungiamo all’incrocio con via XI Maggio ove, sull’angolo sinistro, vi è la chiesa una volta parte dell’ex convento benedettino, la
Chiesa di San Pietro, risalente alla fine del XIII sec., a pianta basilicale a navata unica, con la facciata dominata da un ampio rosone a raggiera.
Uscendo dalla chiesa, a destra, proseguiamo il nostro itinerario sulla via XI Maggio, tra negozi e palazzi, sino a trovare sulla nostra sinistra la via Caturca, una stradina che attraversa l’antico quartiere arabo e ci conduce fino a
Piazza Carmine dove, proprio di fronte a noi, spicca in tutta la sua bellezza l’ingresso all’ex
Convento del Carmine, uno dei gioielli di bellezza della città, così come l’intera piazza, risalente al 1255 e che oggi ospita l’
Ente Mostra di Pittura Contemporanea. Si tratta di una struttura molto affascinante e suggestiva, specie per il chiostro interno con le sue bellissime esili colonne. Accanto al Convento la Chiesa, con la torre che nell’antichità si diceva oscillasse al suono delle campane e per questo era considerata una delle meraviglie del mondo.

Lasciando la splendida piazza e girando a destra per via Garraffa, raggiungiamo la piazzetta Lombardo sulla quale guarda la facciata barocca della
Chiesa del Purgatorio (nella foto accanto la cupola), all’interno della quale l’abbondante luce che entra ha il particolare effetto di far risaltare la ricchissima decorazione plastica di gusto barocco.
Riprendiamo via Garraffa, voltiamo a sinistra su via
Garibaldi e poi, poco prima di
piazza Loggia, a destra su via Vivona: dopo un centinaio di metri scorgeremo di fronte a noi il semplice portale di gusto barocco della
Chiesa di Sant’Antonino, che al centro, in una nicchia, custodisce la statua del Santo di Padova.