
La manifestazione abbina infatti una parte prettamente agonistica, con regate sul percorso Capo Boeo-Punta Scario e ritorno e Capo Boeo-Torre Sibiliana e ritorno, a un concorso culinario. L’incontro di due culture, la vela e la cucina, che mantengono intatte le loro tradizioni nonostante l’avvento di nuove tecnologie.
Protagonisti assoluti cuochi e timonieri: mentre in coperta si lavora di scotte e verricelli, sottocoperta si preparano piatti raffinati, ai quali una competente giuria gastronomica darà, all’arrivo, una valutazione che terrà conto della presentazione del piatto, della complessità di preparazione e della sua bontà.
Nell’ottica della promozione del territorio, gli organizzatori hanno imposto ai cuochi un solo vincolo, l’utilizzazione di prodotti della terra che ospita la regata. I cuochi saranno pertanto liberi di scegliere i loro piatti senza nessuna imposizione. Dovranno preparare un piatto salato, con una porzione per la foto e la valutazione visiva e 6 assaggi per la giuria composta da giornalisti del settore enogastronomico.
L’atmosfera che nasce da questa unione di cucina, natura e spirito di competizione, sarà straordinaria, come la serata della premiazione, che vedrà tutti gli equipaggi riuniti in una grande festa in banchina.